Nessuna festa e nessun ringraziamento, ma solo un grosso sospiro per aver evitato guai peggiori, unito alla necessità di lavorare sodo per dar vita ad un futuro diverso. Il dottor Mario Calipari torna su Reggionelpallone.it, e lo fa come sempre senza mezzi termini, senza giri di parole, senza risparmiare gli artefici di una annata balorda. Insomma, “senza peli sulla lingua”…
“Finalmente! Il prossimo campionato la Reggina lo giocherà in serie B. La permanenza nella categoria è garantita. Ma quante sofferenze! Ricordo la conferenza stampa del Presidente, di circa un anno fa, quando con convinzioni risultate erronee parlava di nove mesi di purgatorio per poi ritornare nell’Olimpo del calcio. Ma tante componenti hanno dimostrato incompetenza, incoerenza e presunzione. I giocatori non sono stati validi dal punto di vista tecnico, tattico, atletico, motivazionale. Gli esoneri della componente tecnica parlano da soli. Il mercato invernale non è stato “ stile Torino” ma soprattutto aziendale. Ho l’impressione che la società abbia perso carisma e credibilità nei confronti dei tesserati. Non c’è da ringraziare alcuno, dal Presidente all’ultimo impiegato, tutti hanno fallito e non è sufficiente ripetere il “mea culpa” di rito, degli ultimi anni, in quanto la credibilità vacilla e i cicli vanno rinnovati. Come? Si vedrà. Essere soddisfatti di aver mantenuto la serie B è giusto ma distribuire meriti e riconoscenze è solo ridicolo. Lo spettacolo indecoroso di quest’annata calcistica ci ha mortificato e mi auguro che i responsabili cambino aria e chi dovesse restare si riorganizzi, in campo e fuori, cercando nuovi consensi.
Nel prossimo articolo vi darò la mia ricetta che potrete subito cestinare, in quanto non c’è nessuna pretesa se non la convinzione che le cose dette, negli ultimi anni, si sono rivelate veritiere perché con un po’ di umiltà si sarebbe potuto prevenire questo crollo. Mi rendo conto di essere solo ad esprimere certe idee! Ringrazio RTV e Voi che me ne date la possibilità, convinto che una singola voce non fa primavera ma cosciente che alla base ci vuole onestà intellettuale e coraggio. Non fate finire l’ennesima stagione a tarallucci e vino”.
Mario Calipari
Commenti