Non c’è storia al Granillo: la Reggina in scioltezza archivia la pratica Albinoleffe (con i giocatori già nettamente in vacanza al contrario dei tre, stoici ultras al seguito della squadra in Calabria) e conquista la permanenza in serie B. Gara mai in discussione nemmeno quando, dopo il vantaggio di Pagano, l’Albinoleffe sfiora il pareggio con un colpo di testa di Torri e nemmeno quando i lombardi, in chiusura di primo tempo accorciano con lo stesso giovane bomber.
L’aiuto di Giannoccaro Anche l’arbitro è chiamato a festa. Il suo tocco involontario, al 5’ del primo tempo, mette Viola in condizioni di servire Biagio Pagano. Lo aveva detto il numero sette amaranto che avrebbe festeggiato la salvezza con una sua rete: è ed è stato di parola. Con un sinistro preciso Pagano porta avanti la Reggina. Nei quattro minuti successivi al vantaggio, succede di tutto: un gol annullato per parte e una traversa piena colpita da Torri lasciato solo dalla difesa amaranto anche oggi, a tratti, imbarazzante. Per fortuna che l’asse Missiroli-Pagano funziona bene. Il lungagnone reggino è bravo a  raddoppiare dando il via al contropiede amaranto e ribattendo in rete la respinta di Offredi su tiro di Pagano. Gara virtualmente chiusa al 32’ quando ancora Pagano con un bel diagonale, preciso e pungente, fa tris e si regala la sua personale doppietta. Ma visto che la Reggina non può permettersi il lusso di chiudere una partita senza subire gol ecco che l’Albinoleffe trova la rete con Torri che approfitta del solito pasticcio difensivo e batte Marino
Ripresa La Reggina sfiora subito il poker ancora con Pagano, poi il secondo tempo è avaro di emozioni. C’è il valzer delle sostituzioni, il tempo per due occasioni create da Missiroli (la sua rovesciata avrebbe meritato altro esito) e soprattutto c’è il tempo per il fischio finale di Giannoccaro. I 5000 del Granillo salutano questa indegna stagione amaranto con sonori fischi e cori contro la squadra. Da stasera si pensa al futuro. Bisognerà scegliere l’allenatore (la conferma di Breda appare ormai un’illusione) ma soprattutto si deve rivoluzione l’organico che in queste due ultime stagioni si è mostrato parecchio lacunoso sotto l’aspetto tecnico (molto) ma anche e soprattutto sotto l’aspetto caratteriale. Troppi vizi, poca sostanza. Vizi che per poco non costavano la Lega Pro.
vi. iel.
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