Adesso non ci sono più dubbi: Michele Cotroneo, alla guida del Santo Stefano per 2 stagioni, non è più l’allenatore dei biancorossi. La decisione, maturata già ad inizio Aprile dopo alcuni contrasti con una parte della tifoseria, è stata ufficializzata oggi a Rnp, dallo stesso tecnico reggino. “Come avevo già annunciato- dichiara Cotroneo- il mio ciclo a Santo Stefano è finito. Dispiace per i contrasti interni che ci sono stati, e che secondo me hanno giocato un ruolo decisivo per il mancato salto di categoria. Ringrazio comunque tutti coloro che mi sono rimasti sempre vicino, compresi il sindaco e l’assessore Cannizzaro: ho allenato un gruppo meraviglioso, con in testa capitan Ciraudo e Denisi, e al mio fianco ho avuto una società sempre all’altezza. Rifarei tutto quello che ho fatto, consapevole che a Santo Stefano, oltre a chi ci ha remato contro, c’è stata anche gente eccezionale”.
Il vero rammarico, è la mancata promozione: “Siamo riusciti a raggiungere l’obiettivo minimo dei playoff- prosegue il mister- ma onestamente c’erano tutte le potenzialità per vincerlo questo campionato: il sopracitato Ciraudo è un elemento che potrebbe dire la sua anche in Promozione, così come da categoria superiore rimangono la coppia d’attacco Tavano-Denisi, o lo stesso Pizzimenti. Di sicuro la fortuna non ci ha sorriso, dato che in parecchie partite abbiamo sprecato una miriade di palle gol, mentre i nostri avversari segnavano al primo tiro in porta. Troppi gol subiti? E’ vero, ma non va dimenticato che in difesa durante tutto il girone di ritorno sono stato costretto ad adattare 2 centrocampisti viste le parecchie assenze per infortunio, compresa quella di mio fratello Alessandro, elemento quest’ultimo in grado di garantire 7-8 gol all’anno”.
Alla lista dei rimpianti si aggiunge la semifinale persa domenica scorsa a Palmi, dove il Santo Stefano conduceva per 2-0 sino al 18’ della ripresa. “Nella vita- conclude Cotroneo- bisogna prendersi delle responsabilità, e proprio in virtù di questo principio non ho problemi ad ammettere che la rimonta subita è stata anche colpa mia. Ho continuato a puntare sulla qualità e sul gioco a viso aperto, invece di provare a gestire il risultato, magari arretrando il baricentro della squadra. In più di una gara, i ragazzi mi hanno detto che i miei cambi erano stati decisivi ai fini della vittoria: stavolta purtroppo, è accaduto il contrario”.
Nei prossimi giorni, si delineerà il futuro del tecnico, sul quale si sono già mosse una squadra di categoria superiore e tre società di terza categoria, tra cui lo Sporting Ravagnese. A spuntarla con molta probabilità sarà proprio lo Sporting, il cui progetto entusiasma Cotroneo: in caso di fumata bianca, resta da vedere se il trainer porterà con sé in questa nuova avventura alcuni calciatori che certamente lasceranno a loro volta il Santo Stefano, tra cui Tavano, Pizzimenti, Macrì, Buffon, Denisi e suo fratello Alessandro.
f.i.
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