Continua a vivere all’insegna delle incertezze e delle angosce il futuro del Mantova, diretta concorrente della Reggina nella corsa alle permanenza in B.Â
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 Protagonista del mercato nelle ultime 2-3 stagioni (molti di voi ricorderanno l’acquisto-bomba di Stefano Fiore) la dirigenza virgiliana da quest’anno è entrata ufficialmente in crisi finanziaria, e le ultime voci che la riguardano parlando di possibili penalizzazioni in classifica o addirittura di fallimento. Dopo la grana scoppiata a fine Aprile, con 4 calciatori che hanno chiesto la messa in mora della società per il mancato pagamento degli ultimi 6 mesi di stipendio, ieri c’è stato l’ennesimo nulla di fatto per quanto riguarda il cambio di proprietà : l’incontro tra il presidente Lori e i fratelli Mastagni, imprenditori locali, non ha infatti portato ad alcuna conclusione.Â
La via più percorribile per salvare il salvabile, così come riportato dalla Gazzetta di Mantova, al momento resta dunque quella dell’azionariato popolare, che coinvolgerebbe le imprese della città virgiliana e i singoli tifosi: le quote riguardanti questi ultimi, vanno da un minimo di 500 a un massimo di 2000 euro. Venerdì, il progetto verrà presentato attraverso una conferenza stampa presieduta da Gianluca Braguzzi, imprenditore legato al fondo Abacus.
La via più percorribile per salvare il salvabile, così come riportato dalla Gazzetta di Mantova, al momento resta dunque quella dell’azionariato popolare, che coinvolgerebbe le imprese della città virgiliana e i singoli tifosi: le quote riguardanti questi ultimi, vanno da un minimo di 500 a un massimo di 2000 euro. Venerdì, il progetto verrà presentato attraverso una conferenza stampa presieduta da Gianluca Braguzzi, imprenditore legato al fondo Abacus.
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