Il tecnico della Triestina, avvicinato alla Reggina nei mesi scorsi, è stato ospite di Reggionelpallone.it alla vigilia dell’anticipo in programma domani sera al Nereo Rocco.
(INTERVISTA ESCLUSIVA)
I numeri parlando d’una Triestina in crisi: 43 punti, quintultima posizione, penultimo attacco della categoria, un gol segnato nelle ultime sei gare contraddistinte da ben cinque sconfiite. Eppure, la squadra vista a Crotone è sembrata ancora viva. Come giudica il vostro momento?
Lo vado dicendo da tempo e ne sono fermamente convinto: la nostra è una crisi esclusivamente di risultati. La squadra è in salute, certo ha perso un po’ d’autostima come sempre accade quando non raccogli quanto di buono produci. Nonostante questo ci crediamo ancora.
I tifosi sono venuti a trovarvi in allenamento chiedendo un incontro con lei ed il gruppo.
A mio avviso è stato un confronto molto utile. I nostri tifosi pretendono impegno e determinazione, caratteristiche che noi vogliamo garantire. Se ha avuto un effetto positivo sulla squadra? La mia sensazione è che sia così ma saprò dirglielo con certezza solo domani sera alle 11.
Quanto le pesa esser arrivato in corsa e non aver potuto operare sul mercato di Gennaio?
Molto, è chiaro. Ma quando a Febbraio ho accettato questa sfida sapevo che i giochi fossero fatti e che non avrei potuto modificare l’organico. Conoscevo abbastanza bene la rosa ed ero convinto, allora come adesso, che possedesse le qualità per guadagnarsi il mantenimento della categoria. Non faccio drammi: quando abbiamo giocato la prima partita con me in panchina eravamo penultimi, qualcosina abbiamo migliorato…
Le mancherà Testini, uno dei giocatori più talentuosi che ha a disposizione. Durante la settimana ha provato Godeas e Della Rocca insieme davanti per una formazione che abbia una chiara impronta offensiva. Un solo risultato a disposizione per voi?
Sì, li ho provati, sono compatibili: è una possibilità concreta che sto valutando. Ma non voglio arricchire la gara di questi toni: vogliamo vincere ma anche un pari ci permetterebbe di restare in scia e giocarci tutto nelle seguenti gare.
Corsa salvezza indecifrabile: moltissime squadra coinvolte, parecchi scontri diretti in programma a render difficoltose le tabelle salvezza: la sua sensazione? Quanti punti ci vorranno?
La mia è una sensazione semplicissima: dal Mantova in giù rischiamo tutte. Delle cinque squadre coinvolte una si salverà, due faranno lo spareggio e due retrocederanno direttamente in Lega Pro. Tutti parlano di salvezza a quota 51-52 punti, secondo me ne basteranno meno.
Ha già, di fatto, salvato la Reggina…
Direi proprio di sì. Anche perdendo domani gli amaranto rimarrebbero a 47, una buona quota a tre giornate dal temine. Il calendario, poi, sorride alla Reggina che avrebbe le qualità per far anche bottino pieno e certamente non si lascerà sfuggire quei due, tre, quattro punti che le mancano per la raggiungere il traguardo.
Mister, sia sincero, ha pensato che avrebbe potuto vivere questa gara “dall’altra parte della barricata”, da tecnico amaranto?
(Ride, ndr) Sì, l’ho fatto. Allenare una società prestigiosa come la Reggina è sempre un’ambizione ma, mi creda, ho sposato con tutto me stesso il progetto della Triestina: credo fermamente nelle possibilità e nelle ambizioni di questa società.
Perché non accettò la proposta degli amaranto?
La domanda non è corretta: la proposta vera e propria non c’è mai stata. M’era stata ventilata questa possibilità ma non se ne fece nulla: pazienza, il discorso è archiviato, io mantengo comunque un rapporto di grande stima reciproca con i dirigenti amaranto.
Progetti per il prossimo anno?
Sono concentrato sul presente, che poi si rifletterà sul futuro. Voglio portare alla salvezza la Triestina e continuare qui il prossimo anno.
Gianpiero Versace
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