A margine dell’allenamento odierno, il Presidente della Reggina Lillo Foti si è intrattenuto con i giornalisti presenti. Queste le dichiarazioni salienti del massimo dirigente amaranto.
Fuori dal tunnel- “La risalita della Reggina è frutto d’un processo lento. Tutti quanti abbiamo preso coscienza della necessità di cambiare rotta: abbiamo avuto la fortuna e la capacità di riuscirci, per quanto non sia stato ancora fatto nulla. Breda ha contribuito a trasmettere il messaggio in maniera chiara alla squadra. I risultati, infine, hanno influito molto nella presa di coscienza del gruppo delle proprie qualità e capacità”
Le colpe di tutti- “Scelte sbagliate nei tecnici precedenti? Se sono andati via è perché non avevano risposto alle esigenze della società. Ma non è il caso di scaricare le colpe su gli altri, gli errori ci appartengono ed è giusto assumerci le nostre responsabilità”
Scenari futuri- “E’ prematuro parlare della posizione del tecnico. Breda sta confermando di avere determinate qualità, che la società conosceva. Bisognerà innanzitutto raggiungere l’obiettivo, poi la società farà una serie di valutazioni in merito”.
A denti stretti- “L’impostazione tattica basata sul sacrifico che la Reggina sta mostrando di recente fa parte delle caratteristiche di questa società: ventiquattro anni di Reggina sono frutto di grandi attenzioni anche nei confronti dell’avversario, e dalla partenza dal presupposto di non partire da vincitore ma di esser qualcuno che per ottenere il successo deve mettere alla base una spiccata umiltà
Salvare il salvabile- “Ci sono delle analogie con la Reggina del ’90. Una squadra partita con entusiasmo e con l’idea di dover fare una cavalcata in quella serie B: una squadra di grandi valori tecnici, eppure il risultato quell’anno fu la retrocessione. Forse quest’anno siamo riusciti, con la pazienza e facendo tesoro delle esperienze passate, a limitare i danni. Molte meno le similitudini con la promozione del 2002 che è stata figlia della rabbia seguita alla retrocessione con il Verona, una delusione che aveva acceso dentro di noi motivazioni che furono il segreto di quella stagione”
Prima il presente- “Sarebbe bello poter pensare con assoluta sicurezza alla prossima stagione ma vi assicuro che al momento il pensiero di tutti, ed il mio in primis, sia dedicato esclusivamente alla fondamentale sfida di sabato con l’Ascoli che può davvero indirizzare il nostro cammino in questa stagione”
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