GIUSEPPE IACHINI
Nato ad Ascoli Piceno il 10 Maggio del 1964
Concretezza e grinta, prima dentro il campo e poi su una panchina: Giuseppe Iachini è uno di quei mister che riescono a plasmare una squadra a propria immagine e somiglianza, forti delle mille battaglie portate avanti quando erano loro a calcare i rettangoli di gioco. Dopo aver fatto la trafila nelle giovanili dell’Ascoli, Iachini inizia a farsi strada in prima squadra a 17 anni,quando Carletto Mazzone lo fa esordire in A con una compagine che sfiora addirittura la qualificazione in Uefa. Con il suo “primo amore” disputerà in tutto 5 campionati, conoscendo l’amarezza della retrocessione,ma anche la gioia per una massima serie subito ritrovata, sotto la guida di Vujadin Boskov. La consacrazione, arriverà tra le fila di Verona prima e Firenze poi: 2 stagioni in gialloblù e 5 in viola per il centrocampista marchigiano, che sopperisce con la generosità alla mancanza dei cosiddetti “piedi buoni”, fino a diventare una autentico mastino di centrocampo al quale è difficile rinunciare. Anche in Toscana arrivano una retrocessione seguita da un’immediata promozione, prima del girovagare sui campi della serie cadetta con Palermo, Ravenna e Venezia (esperienza quest’ultima da aggiungere all’album dei ricordi, visto che, con Novellino, Iachini ritroverà la serie A). L’addio al calcio giocato, avverrà nel 2000-2001 nelle fila dell’Alessandria, in C1, all’età di 37 anni.
Risultati da calciatore- 3 promozioni in serie A (Ascoli 85-86, Fiorentina 93-94 e Venezia 97-98).
La carriera da allenatore- Neanche il tempo di appendere le scarpe al chiodo, che Iachini si ritrova subito catapultato nel ruolo di allenatore: Maurizio Zamparini è il primo a credere nelle sue capacità visto che nel 2001-2002 lo sceglie come successore di Prandelli, affidandogli la panchina del Venezia in serie A, prima a fianco di Buso e poi di Magni . Nonostante la retrocessione, l’anno dopo viene chiamato a Cesena, laddove comincia il vero cammino come mister (a Venezia ancora non aveva il patentino, e ricopriva la carica di Direttore tecnico). Coi romagnoli per poco non centra una inaspettata promozione in B, ma il bel gioco espresso fa si che il salto di categoria arrivi lo stesso, sponda Vicenza: un’altra stagione importante per Iachini, che centra una brillante salvezza e valorizza alcuni elementi semi-sconosciuti, tra cui Davide Biondini. Dal 2004 al 2007, la sua nuova casa diventa Piacenza: anche in questo caso a sua disposizione non ci sono certo organici eccezionali, ma gioco e risultati arrivano ugualmente, con i biancorossi che sfiorano i play off promozione nel 2006-2007. Nel 2007-2008 vince il suo primo campionato da allenatore riportando subito il Chievo in A, ma proprio nell’olimpo del calcio i clivensi gli daranno il benservito l’anno successivo, esonerandolo dopo il sonoro 3-0 di Palermo. Da questa stagione guida il Brescia, con Corioni che ad Ottobre ha deciso di puntare su di lui dopo l’esonero di Cavasin: un avvio tra le contestazioni e i malumori, seguito da una strepitosa serie di risultati positivi che ha fatto decollare le rondinelle in piena zona promozione.
Curiosità- Sotto la guida di Iachini, a Piacenza, l’attaccante della Reggina Daniele Cacia ha vissuto le stagioni migliori della sua carriera (32 reti tra il 2005-2006 e il 2006-2007), prima di subire un gravissimo infortunio che gli causò la rottura di perone e malleolo.
Risultati da allenatore- 1 promozione in serie A (Chievo 2007-2008).
I confronti con la Reggina- Il bilancio è di perfetta parità. Vittoria interna per Iachini l’anno scorso (2-1 nella prima giornata di Serie A, grazie al gol di Italiano a tempo scaduto) e vittoria della Reggina al Granillo quest’anno (micidiale 4-0 firmato dalla doppietta di Pagano e dai centri di Cascione e Lanzaro, con i biancoazzurri rimasti in 10 dopo 1 solo minuto a causa dell’espulsione per fallo da ultimo uomo di Bega).
Ferdinando Ielasi
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