Alla vigilia della difficilissima trasferta di Brescia, Reggionelpallone.it ha intervistato in esclusiva per voi il Presidente dei lombardi, Gino Corioni. Una “chiacchierata” a tutto tondo, in cui oltre a parlare dei biancoazzurri e degli amaranto, è stata affrontata la tematica riguardante il futuro del campionato di B, che secondo Corioni presenta più di una nube minacciosa…
-INTERVISTA ESCLUSIVA-
A Novembre la Reggina battè il suo Brescia 4-0, scavalcandolo in classifica. Un girone dopo, siete voi a precederci di ben 13 punti, e a lottare per obiettivi importanti. Qual’è il segreto di questa vertiginosa rimonta?
“La vostra vittoria, all’andata, è stata praticamente decisa dall’arbitro, che dopo 30 secondi non solo ci ha fischiato contro un rigore che non c’era, ma ha pure espulso un nostro calciatore: così, divent facile per tuti fare risultato. Riguardo la nostra rimonta io non nutrivo nessun dubbio, visto che siamo la squadra più forte del campionato. Purtroppo all’inizio abbiamo pagato una preparazione completamente sbaagliata, che ci ha fatto arrivare ai nastri di partenza lenti e molli, specie in difesa. L’avvento di Iachini è stato importantissimo, ma con questo non voglio certo crocifiggere Cavasin: capita che un allenatore non riesca a far andare le cose come avrebbe voluto, mentre un altro azzecca quasi tutte le mosse. Il calcio è così, e a volte per una società cambiare il tecnico rappresenta una scelta dolorosissima, anche se inevitabile”.
La Reggina di allenatori ne ha cambiati addirittura 2, e con mister Breda fanno 3 gli allenatori sulla panchina amaranto quest’anno. Noi però, lottiamo per salvarci…
“Vabbè dai, ormai vi siete tirati fuori: avete nomi importantissimi, e non può esistere che una squadra come la vostra finisca in Lega Pro. Sabato sono certo che sarà una bella partita, e al di là del risultato finale, vedrete che la Reggina si salverà. Non riesco a spiegarmi perchè avete disputato una stagione così al di sotto delle aspettative, questo lo dovreste chiedere al presidente Foti, che rimane uno dei dirigenti più bravi e preparati in circolazione”.
Chi insieme alla Reggina è da considerare il flop del campionato? E chi invece, l’ha sorpresa?
L’altra delusione del campionato è certamente il Torino: è vero, sta lottando per i play off, ma con l’organico che aveva poteva fare molto molto di più. Le sorprese? In questa stagione sono davvero parecchie. Il Cesena ad esempio rimane una squadra che a me piace moltissimo, ma se proprio devo sceglierne una dico Cittadella: non hanno grandi nomi, ma stanno esprimendo un gioco fatto di qualità e brillantezza, dimostrando che la B sfugge sempre ad ogni pronostico. No, non credevo proprio di vedere il Cittadella così in alto”.
A proposito della B, lei si è sempre battuto per la stabiltà e la visibilità del torneo cadetto. Com’è la situazione attuale?
“Drammatica, assolutamente drammatica. Chi comanda i grossi club pensa a tirare acqua al suo mulino, e la serie cadetta diventa sempre più povera. Le piazze blasonate, come Brescia ma anche come la stessa Reggio Calabria, devono sbrigarsi a tornare nella massima serie, perchè se sbagli troppe annate, a lungo andare puoi solo pensare alla sopravvivenza”.
Insomma Presidente, uno scenario pessimo…
“Ripeto, in B i soldi sono sempre meno. Io quello che potevo fare l’ho fatto, ma la realtà dice che le mie battaglie in Lega non sono di certo andate a buon fine, facendomi per giunta diventare un personaggio inviso a molti. Parlando di questi argomenti, non so perchè ma mi sta venendo in mente il gol regolarissimo annullatoci a Lecce sabato scorso…”.
Prima si parlava di grandi nomi: lì da voi ce n’è uno che a Reggio viene sempre ricordato con immenso affetto, ovvero Davide Possanzini…
“Possanzini è un uomo straordinario, oltre che un ottimo calciatore. Per le qualità di cui dispone,secondo me poteva fare una carriera decisamente più brillante”.
Ferdinando Ielasi
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