BRESSAN 6: Nel primo tempo si deve solo preoccupare di non addormentarsi. Nel secondo Pagano lo grazia, Brienza lo batte imparabilmente.
ROSSINI 5.5: Balla visibilmente, nelle volte in cui gli amaranto irrompono sul match.
MINELLI 6: Il migliore del reparto arretrato. Prova sovente a sganciarsi sulle palle inattive, e dietro si disimpegna con autorità.
CONSOLINI 5.5: Anche lui sembra distratto e fuori posizione, sulle rare ma letali irruzioni di Missiroli e compagnia.
BIANCO 5.5.: Nel primo tempo sembra abbia il dono dell’invisibilità, visto che la Reggina se lo dimentica sistematicamente. Praterie mai sfruttate a dovere (dal 31’ st DONAZZAN S.V.).
SALVETTI 6.5 (il migliore): E’ lui la luce dei neroverdi. Esperienza e qualità, non spreca mai un pallone dirigendo il traffico con lucidità.
MAGNANELLI 6: Prova a rendersi sempre utile sia in fase di manovra che di rottura, anche se la prima fase non è che gli riesca benissimo.
FUSANI 5: La qualità c’è, l’eccessiva timidezza anche. Si divora il “rigore in movimento” che poteva cambiare la storia del match.
GORZEGNO 5.5: Lampi isolati e innocui, in una serata da dimenticare. Soffre sistematicamente Adejo, ogni qualvolta il nigeriano lo va ad attaccare (dal 15’ st MASUCCI 5.5: Nei piani di Pioli doveva aumentare il ritmo partita e impreziosire la spinta locale. Missione fallita)..
NOSELLI 5.5: Non cambia mai di una virgola la spinta del Sassuolo, fatta di tanta mole ma pochissima incisività. Nei duelli con la retroguardia reggina, ha sempre la peggio.
MARTINETTI 6: Non in stato di grazia, ma comunque il più reattivo dell’attacco emiliano. Sfiora il gol di testa, generosissimo anche in fase di ripiegamento (dal 19’ st ZAMPAGNA 5.5: Il suo temutissimo ingresso? Tanto rumore per nulla! Una punizione astutamente conquistata in “zona pericolo”, per il resto non pervenuto).
PIOLI 5.5: Il suo “Sassuolo double face” dimostra la solita allergia alle gare interne. La smania di vincere forse lo manda in confusione, visto che al 64’ toglie l’uomo più pericoloso del reparto avanzato.
Ferdinando Ielasi
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