Tutto e il contrario di tutto. Una bufera societaria tramutatasi in terremoto calcistico, fino al ritorno dell’armonia, e della voglia di arrivare vittoriosi nel fondo di un campionato che si può ancora recuperare. La “favola Santo Stefano” ha vissuto il suo felice epilogo, proprio nel momento in cui tutto pareva perduto. Ma andiamo per ordine, ricostruendo una vicenda che ha rischiato di far scomparire una società nata solo l’anno scorso, e di stravolgere l’intero girone N di Terza Categoria.
Due settimane fa, il S.Stefano perde a sorpresa 2-3 la gara casalinga contro il Lillo Formica, fallendo l’aggancio al primo posto. Sia durante che dopo il match, si registrano “forti contrasti” con la tifoserie locale, seguiti dalle dimissioni presentate a fine partita dall’allenatore dei biancorossi, Michele Cotroneo. Dopo aver abbandonato l’incarico, Cotroneo in un primo momento tornava sui suoi passi a seguito delle manifestazioni di affetto e stima provenienti dalla sua stessa squadra, ma il giorno dopo, a mente fredda, ecco le nuove dimissioni. Stavolta definitive.
Fine della storia? No, è solo l’inizio. Il presidente dei reggini Giuseppe Chirico, intervenuto su RNP, si schierava infatti dalla parte del tecnico, dichiarando che anche la società, amareggiata per il comportamento dei propri tifosi, si sarebbe messa da parte. Restava solo da decidere se l’abbandono societario si sarebbe verificato subito, oppure al termine del campionato. In breve, il nodo veniva sciolto: Chirico via subito, senza aspettare, senza indugi. Insieme a lui, salutavano il S.Stefano anche il ds Domenico Marcianò (che nella serata di venerdì aveva scritto alla nostra Redazione , ricalcando in buona sostanza ciò che già avevano detto Cotroneo prima e Chirico poi), i dirigenti Natale Comi e Marco Musolino, e il medico sociale Michele Comi. L’ultima bomba, ancor più fragorosa, scoppiava in seno alla squadra, con ben 7 giocatori (capitan Ciraudo, Alessandro Cotroneo, Buffon, Pizzimenti, D’Agostino, Tavano e Macrì) che seguivano le orme di società e guida tecnica, decidendo a loro volta di fare le valigie.
Fine del calcio a S.Stefano? No, perché come già detto, oggi c’è stato l’ultimo colpo di scena, quello che ha riportato il sorriso. La locale amministrazione comunale, con in testa Francesco Cannizzaro (assessore allo sport, nonché vice presidente del club) convocava infatti una riunione con i vertici societari. Un lungo e serrato confronto, poi la fumata bianca: il Santo Stefano rimane così com’era prima della sconfitta col Lillo Formica. Non se ne va più nessuno, anzi tornano tutti, Chirico e Cotroneo compresi. Ad annunciarlo, in anteprima a Reggionelpallone.it, è proprio l’assessore Cannizzaro. “In nome dei sacrifici fatti, non potevamo buttare via tutto proprio sul più bello, I dissidi esistono nel calcio così come nella vita, ma la comunità di Santo Stefano è schierata a fianco della società, che ha nel presidente Chirico una persona seria e competente, come dimostra lo straordinario lavoro svolto nell’attuazione del progetto. Siamo tutti pronti a sostenere lui e il mister Michele Cotroneo, dimostratosi anch’esso persona capacissima sotto ogni punto di vista. Usciamo da questa storia più uniti di prima, e maggiormente consapevoli di poter vincere il campionato”. Eh già, perché a ben pensarci un ulteriore lieto fine potrebbe essere scritto in queste ultime 3 settimane, con un capitolo chiamato “Seconda Categoria”…
Ferdinando Ielasi
Commenti