Una sfida “a spasso nel tempo”, che dagli anni 30’ all’inizio del 2000 si è giocata praticamente in tutte le categorie, a parte la Serie A. Risale addirittura al torneo di “Prima Divisione girone H”, edizione 1930-1931, il primo precedente tra Salernitana e Reggina, terminato 1-0 per i campani..
Da quel giorno, gli amaranto espugnaranno il campo dei granata per la prima volta nel 58-59 (serie C a girone unico), grazie all’acuto di Bortozzi. Da ricordare inoltre, le stagioni 63-64 (pirotecnico 2-3 sul neutro di Bari, con le reti di Alaimo, Costariol e Barbetta), e 76-77 (1-2, reti di Belluzzi e Gatti).
I ricordi “vivi” di Reggionelpallone, cominciano dall’87-88: sugli spalti del “Vestuti di Salerno” viene ufficializzato il gemellaggio tra le 2 tifoserie, mentre in campo la Reggina di Scala, in lotta per la B, pareggia 0-0. Restando in tema, le 2 squadre si affrontano per la prima volta in serie cadetta nel 90-91, all’interno del nuovo stadio “Arechi”: gli uomini di Ciccio Graziani (subentrato a Cerantola), si trovano in agitatissime acque di classifica, e il 2-0 finale, sancito dai centri di Pasa e Ceramicola, aprirà una crisi dalla quale gli amaranto non si riprenderanno più.
Tra il 91 e il 94, Reggio e Salerno tornano a incrociare i loro destini in serie C. Il 10 Ottobre 1991, in Campania, inizia ufficialmente l’era Foti, preceduta 5 giorni prima da un “terremoto calcistico”, che aveva portato all’esonero di Cerantola e alle dimissioni di Pino Benedetto. Contestata dai tifosi al seguito, la compagine del neo allenatore Geretto perde 1-0 a causa del gol di D’Isidoro, siglato dopo 1 solo minuto di gioco.
L’anno successivo cambiano i protagonisti, ma non certo gli umori della piazza: fischi e contestazioni per società e squadra, ma gli uomini di Ferrari riescono a rovinare i “piani di vertice” della Salernitana, pareggiando 1-1 dopo essere passati con Belmonte.
Nel 93-94, le 2 compagini respirano aria d’altissima classifica, alle spalle della capolista Perugia. Per la “banda Ferrari” questa volta sarà disco rosso, a causa dell’1-0 griffato Pisano al 13’.
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Il match torna ad essere “ospitato” dalla cadetteria per 3 volte, dal 96 al 98. Il doppio successo amaranto, maturato tra il 95-96 e il 96-97, porta la firma di due indimenticabili bomber: nella prima occasione è Alfredo Aglietti a stendere i locali regalando lo 0-2 a Giuliano Zoratti, mentre nel 96-97, all’ultima giornata, la doppietta è del capocannoniere Davide Dionigi, che insieme all’autogol di Cudini e al gol del salernitano Artistico fissa il punteggio sull’1-3, consentendo a mister Guerini di festeggiare col botto la salvezza ottenuta una settimana prima. Nulla da fare invece, nel 97-98: troppo forte la capolista allenata da Delio Rossi, che con De Cesare e Artistico liquida i ragazzi di Colomba 2-0.
L’ultimo atto, nel 2001-2002. Mancano solo 4 giornate alla fine del torneo di B 2001-2002, e la Reggina di Colomba si presenta al cospetto della “tranquilla” Salernitana di Zeman , con la consapevolezza che una vittoria spalancherebbe le porte del ritorno in A. Diecimila reggini caricano Vargas e compagni, i quali al 10’ passano con Dionigi, complice un’avventata uscita di Botticella. Campedelli al 20’ fa tremare il “muro amaranto”, ma alla mezz’ora sale ancora in cattedra “Re Davide”, che sancisce con una meravigliosa “palombella” il definitivo 1-2.
Ferdinando Ielasi
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