Nobile decaduta del nostro calcio, il Toro, sette Scudetti e cinque Coppe Italia in bacheca, sta vivendo la decima stagione della sua storia in Serie B. Un’annata partita, così come per la Reggina, con ben altre prospettive. Una crisi iniziale, l’allontanamento di Colantuono e la parentesi Beretta, poi il mercato di riparazione con l’addio al ds Foschi e l’arrivo del giovane esperto di mercato Petrachi che stravolge la squadra allestita in estate. Adesso la rinascita. Treno playoff riagganciato e l’obiettivo Serie A che non appare più un’utopia.
Ecco il Toro, prossimo avversario della Reggina.
GRANATA AI RAGGI X
Punti di Forza: E’ una ritrovata solidità difensiva la caratteristica peculiare del Colantuono-bis. Aldilà del disastro casalingo contro la Salernitana, infatti, nelle restanti nove gare il Toro ha subito soltanto cinque reti pur avendo affrontato avversari del calibro di Brescia, Empoli, Ancona e Grosseto. Merito di un atteggiamento tattico più prudente, il 4-4-2 diventato addirittura 4-5-1 a Modena, dei muscoli in mediana di Pestrin e Barusso e della predisposizione al sacrificio di una squadra che ha ritrovato entusiasmo e condizione atletica. In trasferta i granata sanno fare molto male e Gasbarroni, specie entrando a gara in corso, riesce ad esser decisivo. Se davanti, poi, hai Rolando Bianchi…
Punti Deboli: Rolando Bianchi, croce e delizia: dietro di lui il vuoto. Il Toro, seppure nelle ultime giornate abbia scoperto protagonisti inattesi con le reti di D’Ambrosio e Barusso a Modena e Genevier nel successo con l’Ascoli, soffre d’una Bianchi-dipendenza. Il 50% dei gol realizzati dai granata, infatti, porta la firma dell’ex bomber amaranto. L’assenza dello stesso Genevier, poi, impoverirà la mediana granata dal punto di vista qualitativo. Avendo cambiato gran parte dell’organico nel mercato di riparazione, infine, il Toro rimane una squadra in rodaggio e, dunque, decisamente altalenante, capace di grandi imprese così come di tonfi clamorosi ed inaspettati.
IL TORO IN NUMERI
Il cammino: Dopo 31 giornate il Toro ha totalizzato 47 punti che valgono la sesta posizione in classifica. Una posizione che varrebbe, a fine stagione, l’accesso ai playoff frutto di 13 Vittorie, 8 Pareggi e 10 Sconfitte.
In casa: Il Toro è la diciassettesima forza del campionato per rendimento casalingo: solo 22 su 45 totali a disposizione i punti raccolti all’Olimpico, uno in più di quanto fatto dalla Reggina al Granillo.
In trasferta: Ben diverso il cammino lontano dal Piemonte. Il Toro, in questa speciale classifica, è secondo solo al Sassuolo. I granata, infatti, hanno raccolto ben 25 dei 48 punti a disposizione.
I più presenti: Il Toro detiene il record dei calciatori impiegati in questa stagione, ben 38. Due i calciatori che hanno sfondato quota 2000’ in campo. Bianchi con 2703’ in 31 presenze e Sereni, 2417’ in 26. Segue Rubin: 24 gettoni e 1881’.
I goleador: Il Toro è andato in gol con 12 uomini. E’ Rolando Bianchi, vicecapocannoniere del campionato, il mattatore con 20 centri. Poi Di Michele, passato a Gennaio al Lecce, con 4 centri, Leon con 3.
La media gol: Dei 40 gol fatti(media di 1,29 a partita), sono 14 le marcature nei primi 45’ e 26 nella seconda frazione di gioco. I gol subiti sono invece 28 ( seconda difesa del campionato) ad una media di 0,90 a partita.
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Borsino rigori: Sette i rigori a favore in questa stagione per i granata, quattro quelli realizzati. Solo uno dei tre rigori avuti contro, invece, è stato trasformato.
I più cattivi: Solo Crotone e Gallipoli, con 11 espulsioni, hanno fatto peggio del Toro. Dieci volte i direttori di gara hanno sventolato il rosso ai giocatori granata: a Loria e Rivalta per due volte, una per Di Michele, Gorobsov, Leon, Belinghieri, Barusso e Zoboli.Â
Gianpiero Versace
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