Un doppio turno casalingo importantissimo, in cui sarà assolutamente vietato fallire. Il Motta S.Giovanni si prepara
allo scontro salvezza di sabato contro la Cittanovese, che precederà di soli quattro giorni il recupero contro il Marina di Nicotera. In palio punti pesantissimi nella corsa verso i play out, così come sottolinea Ciccio Api, arrivato a stagione in corso dal Catona: “Quella di sabato- dichiara il difensore- è una sfida che non vale 3 punti, ma 6. Non possiamo e non dobbiamo assolutamente fallire, in quanto oggi come non mai abbiamo preso coscienza delle nostre qualità. La squadra è migliorata sotto tutti gli aspetti, basti pensare che siamo la difesa meno battuta, tra quelle che lottano per salvarsi. Ovviamente, per mantenere la categoria abbiamo bisogno del supporto del pubblico, che finora non è mai venuto meno. La nostra è una tifoseria caldissima, che non ti abbandona nemmeno durante gli allenamenti settimanali”. ”. Entusiasmo e fiducia dunque in casa Motta, a dispetto di una posizione che solo qualche mese fa sembrava e irrecuperabile: “Quando sono arrivato io- continua Api- eravamo in una situazione disastrosa, con appena 6 punti in classifica. A me e agli altri nuovi acquisti, la società ha chiesto subito una mano per risalire la china e arrivare quindi ai play out. Devo dire che le cose stanno andando egregiamente , grazie all’impegno di chi c’era prima, e al rendimento di 2 elementi come Aneri e Paturzo, già miei compagni al ReggioSud, che ho convinto a seguirmi in questa nuova avventura”. Il salto all’indietro di categoria per Api non ha certo rappresentato un dramma, a parte qualche insidia iniziale: “Mi ci è voluto un po’ per ambientarmi, anche perché il mister mi preferisce centrale, mentre il ruolo che prediligo io è quello di esterno destro. E’ vero, il livello tecnico della 1 categoria rimane molto più basso rispetto alla Promozione, ma ci sono tante altre difficoltà: una su tutte l’assenza di guardalinee, che spesso e volentieri crea non pochi problemi nell’applicazione del fuorigioco”. Sul recente passato invece, solo una breve considerazione: “A Catona- conclude- i rapporti con la dirigenza erano ottimi, ma col resto del gruppo non c’era sintonia su alcune tematiche, o se preferite sul modo di vedere il calcio a certi livelli. Da parte mia comunque nessun rancore, anche perché l’unica cosa che mi interessa è pensare al Motta, e festeggiare a fine anno una salvezza che avrebbe quasi del miracoloso”.
Ferdinando Ielasi
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