Con la stessa denominazione, nella stessa categoria e sopratutto con lo stesso risulta di 2-0, i biancorossi ci daranno un altro dispiacere a 21 anni di distanza, sbarazzandosi di una Reggina, quella targata Adriano Buffoni, vanamente protesa nella ricerca del ritorno in B.
Disco rosso, anche nell’82-83: ai ragazzi di Sbano (subentrato a Franco Scoglio) il gol di Saviano servirà solo a rendere meno amara la sconfitta per 2-1, in un campionato che a fine anno li vedrà retrocedere in C2, a causa di una classifica avulsa quanto mai crudele e beffarda.
La spirale negativa, viene interrotta nell’88-89 dalla truppa di Nevio Scala, che al suo ritorno in B impatta per 1-1 al “Dorico”: i marchigiani (nelle cui fila comincia a brillare la stella di Gianluigi Lentini) passano per primi con Bruniera, ma ad inizio ripresa Vettore, ex portiere amaranto, viene beffato di testa dal più piccolo dei 22 in campo, ovvero Diego Zanin. Due pareggi per 0-0, sempre in B, arrivano invece nell’89-90 e nel 90-91: nella prima occasione si tratta di uno scontro d’alta classifica, on la Reggina allenata da Bolchi che imbriglia gli attacchi di Ciocci e compagni, mentre nel secondo è solo una momentanea boccata d’ossigeno per una squadra, quella allenata da Aldo Cerantola, partita con grandi ambizioni salvo poi sprofondare nell’incubo C1.
Amaro festival del gol, nel campionato 95-96. Reggina che veste nuovamente i panni della neopromossa tra i cadetti, e che passa con una delle tante perle firmate Alfredo Aglietti. La gioia per mister Zoratti dura tuttavia poco, e con la complicità di una difesa reggina a dir poco distratta, Cavaliere e Lucidi ribaltano la situazione. L’orgoglio amaranto porta al guizzo vincente di Carrara, ma prima Lucidi (doppietta) e poi Lemme, consegeranno agli archivi il definitivo 4-2.
All’ottavo tentativo, la Reggina fa centro nel 97-98, espugnando per la prima ed unica volta Ancona. Gli uomini di Colomba mettono in vetrina la doppietta di Lorenzini e il gol di Perrotta, nel match che sancisce la definitiva esplosione del futuro campione del mondo. I dorici dal canto loro hanno un risveglio improvviso negli ultimi 25′. come testimoniano i centri di Lucidi e Bresciani, che fisseranno il punteggio sul 2-3.
Le Marche tornano amare, nel 2001-2002: ancora imballati dai carichi di lavoro estivi, gli amaranto si fanno sorprendere alla 1^ giornata dai biancorossi, che riescono a difendere fino all’ultimo la rete messa a segno da Russoal 16′. Nel restante cammino però, Colomba e i suoi si rifaranno con gli interessi di quell’inaspettato stop iniziale, riportando Reggio nella massima serie dopo 1 solo anno.
L’ultimo atto di Ancona-Reggina, va in scena nel 2003-2004. Per la prima volta il match si disputa in serie A, categoria che i padroni di casa sembrano destinati ad abbandonare subito, nonostante una vera e propria rivoluzione nel mercato di Gennaio. Ganz illude Galeone in avvio, ma a restituire il sorriso a Camolese  (subentrato a Colomba) ci penserà al 42′ di Michele, lesto nello sfruttare un assist col contagiri di Cozza per l’1-1 finale.
Ferdinando Ielasi
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